Sì all’uso delle registrazioni anche oltre i termini di conservazione
La Cassazione Penale ha ritenuto ammissibili come prova registrazioni di videosorveglianza che erano state conservate oltre i termini previsti dalla legge. La normativa sulla privacy prevede normalmente un termine massimo di sette giorni per la conservazione delle immagini, termine che può essere esteso in caso di comprovata necessità. Tuttavia il fatto che le riprese, utili a perseguire un reato, fossero state conservate per un tempo superiore al lecito non inifica la possibilità di utilizzarle come prova.