Algoritmi: devono essere al nostro servizio
Oggi il mondo è regolato dagli algoritmi: da quando attraversiamo la strada col semaforo verde a quando riceviamo lo stipendio la nostra vita scorre in un universo di numeri e di codici. Ma siamo noi al loro servizio o sono gli algoritmi al servizio dell’uomo? Perché un algoritmo diventi uno strumento che ci semplifica la vita e non un mostro contro il quale lottare occorre che il meccanismo sia trasparente e comprensibile così da poter contestare le decisioni e correggere eventuali errori. Ad esempio un cittadino tedesco, con un buon reddito e senza problemi di insoluti, si è visto rifiutare una carta di credito. Perché? Ah, saperlo! La banca non ha dato risposte chiare, limitandosi a citare policy e punteggi. il Garante è intervenuto, obbligando a chiarire nel dettagli le ragioni della decisione, che, peraltro, ai sensi del GDPR non può essere totalmente automatica.