Risarcimenti sì, ma con moderazione
Se le sanzioni per i data breach sono piuttosto pesanti, con l’intento di dissuadere i Titolari dall’impegnarsi in una gestione corretta dei dati o – peggio – dall’utilizzarli impropriamente per avere vantaggi superiori alle sanzioni, per contro il GDPR non deve diventare un bancomat al quale tutti i cittadini che hanno subito una presunta violazione dei dati possono attingere. La Corte di Cassazione ha ribadito questo principio, ricordando che occorre individuare sempre in maniera analitica il danno conseguente al trattamento illegittimo, senza limitarsi a segnalare il presunto uso illecito dei suoi dati. Inoltre il danno subito deve essere dimostrato e consistente.
Nessun risarcimento per violazioni di poco conto
2021-07-10-Cassazione-16402