La didattica a distanza e la privacy

Dopo i primi passi gestiti in emergenza, la didattica a distanza si sta consolidando e, soprattutto per gli allievi più maturi, può essere un’importante opportunità di seguire lezioni che diversamente sarebbero inaccessibili. Chi scrive si è appena iscritto ad un corso dell’Università di Milano, che sarebbe stato inconciliabile con gli impegni lavorativi, ma potrà essere fruito attraverso la teledidattica. Però, superata la fase emergenziale, non è più sufficiente che il docente si colleghi col suo dispositivo personale attraverso una piattaforma di sua scelta e cerchi di salvare il salvabile; occorre considerare la sicurezza del dispositivo, della connessione, mettere a posto le situazioni anche dal punto di vista del GDPR.
Avevamo già segnalato
ora iniziano alcuni articoli di commento, come questo bell’approfondimento a firma del dott. Pasquale Tarallo:
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