domenica, Ottobre 6, 2024
Articoli italianiArticoli stranieri

App di controllo per il coronavirus

Purtroppo in troppi non rispettano le norme, divenendo così diffusori più o meno involontari del virus. Allora in tutto il mondo si moltiplicano le iniziative – più o meno efficaci e più o meno democratiche – per controllare chi sgarra. In Italia già sono stati fatti studi statistici, non nominativi, per capire quanto la gente stia in casa e quanto si muova quando è costretta a farlo; in Australia si installano le telecamere davanti alle porte di chi è stato messo in quarantena, in Spagna si autorizza il tracciamento, ma con garanzie sulla privacy. In Italia si forma una commissione di esperti, che arriverà ad una conclusione a emergenza superata. Ma è una buona notizia: come ha dimostrato il disastro del sito INPS messo su in fretta, certe cose non si improvvisano e quindi l’Italia non si era attrezzata. Con questo non si vuol certo dire che la Corea del Sud, che è stata capace di attivare il tracciamento in pochi giorni, fosse già in pista, saranno semplicemente più bravi di noi.

Australia e telecamere di controllo per chi si trova in quarantena

La Spagna autorizza alcune forme di tracciamento

L’Italia studia le app di tracciamento

Print
Share

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *