Pubblicazione dati patrimoniali solo per alti dirigenti
Guareschi, in una delle storie di Don Camillo, fa dire a Peppone che lui aveva iniziato il mandato con mille lire in tasca e che a fine mandato si ritrova in tasca 500 lire ed un mezzo toscano (o qualcosa del genere, vado a memoria). Questo per dire che la situazione patrimoniale di amministratori e dirigenti prima e dopo un incarico può, in effetti, essere di interesse per la cittadinanza, che ha diritto di verificare che i soldi pubblici siano finiti dove devono e non nelle tasche – al di là della legittima retribuzione – dei suddetti e dei loro familiari. Tuttavia ci sono anche limiti legati alla privacy, per cui non è neppure corretto che chi riceve un’eredità, effettua investimenti azzeccati, vince alla lotteria veda messi in piazza i propri guadagni ed investimenti. Il TAR del Lazio cerca di conciliare queste esigenze, graduando le esigenze di pubblicazione in funzione del livello del personale coinvolto.
Il TAR si esprime sulla pubblicazione dei dati patrimoniali dei dirigenti