Nuove frontiere di riconoscimento facciale
Già in diversi casi si è parlato del riconoscimento facciale e dei rischi per la privacy di una sua diffusione massiva. Qui però si sta andando oltre: si è passati da pannelli che propongono la pubblicità in base alle caratteristiche di chi si trovano davanti (bambino, adulto, anziano, uomo, donna ecce) per non proporre assorbenti per signora a un cinquantenne o prodotti per la prostata ad un bambino a sistemi che identificano la persona specifica e la associano al suo profilo. Ma ora si sta andando verso sistemi che studiano l’umore: sei allegro, arrabbiato, triste? Il software prova a capirlo. Fin quando si tratta di non mettere un aspirante suicida ai comandi di un aereo di linea va bene, ma se si diffonde in tutte le strade diventa un problema.