Il data base della polizia può conservare dati per 20 anni
Secondo la Corte di Cassazione vi è un interesse pubblico alla conservazione dei dati relativi ai procedimenti penali per almeno 20 anni. Dunque, anche in caso di completa assoluzione, il Ministero può conservare i dati nel data-base della Polizia di Stato. Questa la conclusione della Corte, attraverso l’Ord., 29 agosto 2018, n. 21362.
A fini di polizia consentita la coservazione dei dati per tempi lunghi