No ai sacchetti trasparenti per i rifiuti
Da un lato c’è la legittima esigenza di verificare che dentro il sacco della plastica non vi sia il ferro battuto, che rovinerebbe gli impianti e vanificherebbe la raccolta differenziata. Dall’altra parte, però, vi è la legittima necessità di tutelare la privacy, che può essere molto a rischio se i rifiuti sono riconducibili a chi li ha prodotti: la confezione di un farmaco, l’uso di determinati ausili, magari la torta regalata dalla suocera che non è piaciuta: i nostri rifiuti ci profilano meglio di un Social, ed è quindi opportuno che restino anonimi fino a quando non sono aggregati da una discarica. Già diversi anni fa il Garante si era espresso contro i sacchetti trasparenti, imposti da diversi Comuni, concetto sempre valido.