Cinesi premiati e puniti attraverso i social?
In Italia il certificato di buona condotta è esistito fino agli anni ’70. Il Sindaco attestava che un cittadino si comportava in modo corretto; magari per la mentalità dell’epoca non era buona condotta la convivenza in assenza di matrimonio, ma non si tratta di un’iniziativa nata oggi. il governo cinese ha pensato di mettere a punto un meccanismo di premi per i cittadini migliori e di punizioni per quelli peggiori. Intendiamoci, non quelli che commettono reati gravi, ma chi fuma in luoghi proibiti, chi sale sul bus con biglietti falsi o scaduti, cose di questo tipo. Un’iniziativa per certi versi interessante, una specie di sistema a punti che ti fa guadagnare se ti comporti bene e ti crea ostacoli se ti comporti male. Ma che richiede l’accesso e la gestione piuttosto invasiva di milioni di dati personali, con tutti i rischi conseguenti per la privacy.