GDPR e eIDAS potrebbero dare nuova spinta allo SPID
Il Sistema Pubblico di Identità Digitale, a parte molte critiche per la gestione privatistica delle identità e per una presunta insicurezza dell’apparato, è un sogno per molti utenti: potersi identificare presso le PA con un unico sistema di accredito, anzichè dover memorizzare decine di credenziali diverse. Tuttavia, dopo un esordio dignitoso, anche per la curiosità dei cittadini più tecnologici e dopo l’adesione degli Enti maggiori, ha subito una battuta d’arresto, non attirando l’interesse né di cittadini né degli Enti. Il GDPR e le norme relative alla gestione delle identità, tuttavia, potrebbe favorire il rilancio del sistema, dato che diviene molto più semplice scaricare la responsabilità della gestione delle identità degli utenti ad Enti terzi, piuttosto che farsi carico in proprio della responsabilità della gestione.