Usi automatizzati dei dati: nuove tutele
La marea di dati che viene continuamente raccolta attraverso le fonti più diverse non può certo esere gestita ed analizzata manualmente, quindi ci si deve affidare a sistemi automatici che accorpano, comparano, analizzano la grande mole di big data disponibili.
Indispenzabile, ma anche potenzialmente pericoloso, dato che un calcolatore agisce secondo algoritmi e non secondo intelligenza. Per questo un’importante posizione è stata adottata lo scorso 3 ottobre dai Garanti privacy Ue, ora sottoposta ad una consultazione pubblica in attesa dell’approvazione definitiva (WP29 n. 251). Contiene le “Guidelines on Automated individual decision-making and Profiling for the purposes of Regulation 2016/679” e riguarda l’interpretazione e l’applicazione dell’art. 22 del GDPR che disciplina il processo decisionale automatizzato relativo alle persone fisiche, compresa la profilazione.