No del Garante alla schedatura dei clienti potenziali
In Italia (e non solo), c’è sempre chi cerca di trarre un vantaggio dalla situazioni. Immaginaimo un danno al cristallo dell’auto che non richieda una sostituzione immediata: si chiede un preventivo, lo si confronta con il costo di un’assicurazione cristalli e, se c’è il vantaggio, la si sottscrive, chiedendo in seguito il rimborso per la sostituzione. E’ evidente che un’assicurazione gestisce il rischio, non la certezza, ed è altrettanto evidente che un simile comportamento rientra nel caso di truffa. Tuttavia il Garante ha ritenuto non rientrante nel principio di prorzionalità l’idea di istituire una banca dati delle richieste di preventivo, resa disponibile alle assicurazioni: un cliente che chieda un preventivo non deve necessariamente rendere disponibili i propri dati personali nè deve vederseli conservati per tempi lunghi.
http://www.gpdp.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/export/6407608