venerdì, Aprile 19, 2024
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Paparazzi e diritto alla privacy

Che un personaggio pubblico abbia un diritto attenuato alla privacy è cosa nota. D’altra parte è proprio l’interesse pubblico a generare la sua fama, pertanto è anche ragionevole che sia lecito alimentare l’interesse, mantenendosi però entro i limiti della decenza. E’ altrettanto noto che nel nostro ordinamento non è consentito farsi da soli le propri ragioni. Per questo è interessante questo caso, laddove il Pubblico Ministero ha riconosciuto fondate le ragioni di Belen Rodriguez, della sorella e dei relativi fidanzati, che avevano sottratto le schede di memoria a due paparazzi che avevano fatto alcuni scatti inappropriati. Con le tecnologie di oggi è possibile caricare un file in cloud o pubblicarlo su un sito quasi istantaneamente, così come la semplice cancellazione tramite la macchina fotografica non esclude la possibilità, con metodi semplici, di recuperare le immagini. Il pericolo per la privacy è stato quindi equiparato ad un pericolo di lesione imminente della persona, rendendo quindi lecito l’intervento immediato con un uso ragionevole della forza.

Sottrarre alla pubblicazione un’immagine offensiva non è reato

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