mercoledì, Aprile 24, 2024
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Data brick? Data beach? Data … ma-come-cavolo-si pronuncia?

In effetti “violazione dei dati” fa poco fine, così come “e mo so’ ca**i” sembra sembra suggerire un approccio negativo al problema, però data breach è stato pronunciato in tutti i modi, naturalmente per lo più sbagliati. Riportiamo allora – col permesso dell’Autore – un post su Facebook del Prof Ziccardi, che, oltre ad essere un grande studioso, sa comunicare con simpatia ed efficacia:

L’introduzione della locuzione “Data Breach” nelle righe del GDPR sta rovinando famiglie di relatori, sta vanificando corsi d’inglese costosissimi a Cambridge e Oxford seguiti in gioventù (visto che eravate andati per cazzeggiare, invece di studiare????), sta proiettando otturazioni, capsule e protesi in contesti pubblici e privati centrando le prime file, sta mettendo in crisi il vostro rapporto con Siri o con il traduttore vocale Inglese-italiano che era in regalo con l’Ufo Solar che acquistaste sull’Intrepido per festeggiare i Mondiali del 1982.

Al contempo, sono ormai sdoganate, in contesti pubblici e privati, le varianti “Data Beach” (variante estiva), “Data Brecc” (variante alpina), “Data Bit” (variante nerd), “Data Batch”, “Data Frisk” (variante animalista), “Data Bang” (variante astrofisica), “Data Fix” (variante anni Settanta), “Data Bing”, “Data Beef” (variante alimentare), “Data Bocce” (variante romagnola) e “Data Bitch” (variante dopo una sanzione).

Vabbè, giusto perché si avvicina il Natale, vi regalo due consigli.

La prima: la pronuncia esatta è “briiic” (spero che “Data” lo sappiate pronunciare…), dove “bri” lo pronunciate più veloce e tendente verso la “e”, come il formaggio ma senza la “e”, come Brico che vedete sulla via Emilia di fianco a Carrefour, ma senza la “o” (di Brico, non di Carrefour, che la “o” di Carrefour già non si sente) e poi mi allungate un po’ la “i” per concludere nel “icc” che non lo so scrivere ma ci siamo capiti. Non fatevi prendere dall’ansia di allargare la “a” (“data breaaaach”) che sta male, o di fermarvi alla “i” (data brì) perchè avete timore di sbagliare il finale.

La seconda dritta: potete usare “violazione dei dati” dove, se siete emiliani come me, l’unico problema è la zeta che vi manca (quindi diventa “violasione dei dati”).
Ma, facendo un’analisi del rischio (art. 32), sempre meglio una zeta che manca, di un “Data Bleah”..


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